Facebook ucciderà gli editori?

http://www.flickr.com/photos/ender/517900257/Tra i molteplici ruoli che l’editore svolge nel processo produttivo del libro, fondamentale è quello della scelta. Se gli editori non esistessero e tutti gli autori pubblicassero autonomamente i propri lavori su Internet, il primo risultato sarebbe molto semplice: esisterebbero centinaia, forse migliaia di titoli in più.
Con la conseguenza che sarebbe molto più difficile per il consumatore scegliere quale libro acquistare.

Ogni mese, infatti, vengono pubblicati in Italia oltre 500 libri. Se dovessimo leggere anche solo 10 pagine di ciascuno per decidere se il libro è meritevole di lettura, sarebbero necessari 10 giorni ininterrotti di lettura giorno e notte, 24 ore su 24. Per fortuna c’è qualcuno che ha scelto per noi: ha scelto tra migliaia di proposte editoriali, ne ha selezionate 500 meritevoli di pubblicazione e ha creato strumenti di facile consultazaione (come la quarta di copertina o le alette). Senza questo lavoro non avremmo altra scelta che leggere tutte le migliaia di proposte. O forse no?

Esiste un’alternativa ed è la rete sociale degli amici. Forse ancora più che dell’editore, ci fidiamo del giudizio di amici e conoscenti, per cui basterebbe ridurre la scelta a quei titoli che qualcuno ha già avuto modo di leggere e valutare. Per questo gli strumenti come il pulsante “Mi piace” di facebook hanno potenzialmente una portata dirompente. Supponiamo che esista un sito in cui vengono pubblicate tutte le proposte editoriali prima che gli editori effettuino la scelta. Ipotizziamo che siano dell’ordine di 10.000 ogni mese e che ognuna di esse sia valutabile tramite il pulsante “Mi piace”. Se la rete sociale di Facebook (1° grado) è composta in media di 100 amici, basterebbe che i contatti di primo e secondo grado leggessero e valutassero una proposta editoriale a testa per riuscire a valutare tutto il bacino delle proposte editoriali disponibili. Dirompente, no?

Facebook Like Button

Chi ritiene che la rivoluzione dell’ebook possa rappresentare una minaccia per le imprese editoriali in quanto viene a mancare tutta la filiera produttiva “fisica” del libro (stampa e distribuzione) dimentica che il ruolo degli editori non si limita a quello degli stampatori. Tuttavia la disintermediazione che metterà in campo il libro elettronico è dirompente come abbiamo visto nell’esempio della scelta. Elencando i diversi ruoli che riveste l’editore nella catena del valore, scopriamo che davvero molti di essi sono messi in discussione dal passaggio al libro elettronico:

  1. Scelta. Nella moltitudine di manoscritti, idee, proposte editoriali, l’editore opera una prima selezione dei lavori che sono meritevoli di diventare opere editoriali. La scelta potrebbe essere discutibile, legata magari a logiche di mercato più che di effettivo valore letterario, ma è pur sempre una scelta che restringe notevolmente l’ambito in cui il consumatore andrà a operare poi la sua scelta. Da solo, il lettore non avrebbe alcuna possibilità di abbracciare l’intero universo delle proposte editoriali. Tuttavia meccanismi come il pulsante “Like” uniti a una rete sociale sviluppata potrebbero essere in grado di sostituirsi a questa fase.
  2. Qualità. Benché il libro sia opera di un’autore, una parte del merito della qualità finale spetta all’editore che consiglia, rivede, corregge e supporta l’autore nella realizzazione finale. Ma la qualità è opera di un editor prima che di un editore, e nulla vieta a consulenti editoriali di mettersi in proprio e lavorare direttamente con gli autori.
  3. Produzione. La realizzazione finale del libro stampato che si compone di impaginazione, bozze e stampa, viene stravolta dall’ebook. Una parte di lavoro produttivo deve comunque essere fatto, ma anche in questo caso l’autore stesso o un buon consulente potrebbero occuparsene.
  4. Promozione. Un ottimo lavoro, se non comunicato adeguatamente, potrebbe non essere acquistato da nessuno. Come in qualsiasi altro settore merceologico, il ruolo del marketing è fondamentale per il successo di un prodotto editoriale. Oggi di questo lavoro se ne occupano insieme l’editore, il distributore e il libraio. Domani, saranno i nuovi retailer digitali (amazon, apple, google e tutti i nuovi player del mercato).

Per riassumere, se gli editori non saranno in grado di reinventarsi il proprio ruolo, diventare consulenti a 360 gradi per gli autori, cambiare il proprio ruolo di promotori editoriali, costruire una rete sociale forte in grado di coinvolgere il lettore anche nella scelta editoriale, rischieranno di essere schiacciati dalla rivoluzione ebook.

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