In italia gli ebook reader sono ormai sugli scaffali dei grandi magazzini: Mediaworld, Fnac e tutti i maggiori rivenditori di elettronica li offrono a prezzi interessanti. Anche LaFeltrinelli.it (la libreria online del gruppo Feltrinelli) ne propone diversi. Ma i libri dove stanno? Amazon commercializza già le versioni in lingua inglese di moltissimi libri, ma se voleste acquistare l’ultimo racconto di Dan Brown in edizione italiana, dove potrete trovarlo? La risposta è una sola: eMule!
Nessuno dei grandi gruppi editoriali italiani ha veramente iniziato a vendere la versione elettronica dei propri libri: tutti si stanno muovendo per trovare il modello commerciale definitivo. Che sia vantaggioso per gli editori, che garantisca la tutela dei diritti d’autore, i profitti di tutta la filiera commerciale e che sia (ultimo della lista) anche gestibile per il lettore.
Ma mentre gli editori decidono, i lettori scaricano.
Se ci pensate, è paradossale: gli editori stanno aspettando a mettere in commercio i propri ebook perché hanno paura di essere tagliati fuori dalla catena del profitto, o che si perda il controllo dei file digitali messi così a disposizione della comunità web. Ma non si sono accorti che oggi sono già tagliati fuori, e dei file hanno perso il controllo da tempo. Inutile struggersi con strumenti di protezione dalla copia (DRM) quando i file sono già tutti sui network peer-to-peer.
Date ai lettori i libri elettronici: a un prezzo giusto, facili da acquistare e flessibili da gestire. Allora il pubblico li comprerà. Se posso acquistare Dan Brown a un prezzo equo (non deve costare come l’hard cover), scaricarlo sul mio ebook reader in pochi minuti e farne quello che voglio (copia di backup, prestarlo agli amici, stamparlo se lo desidero) allora lo comprerò molto volentieri. Se non posso comprarlo, lo cercherò altrove.
Gli editori stanno perdendo una grande opportunità. Il mercato è già aperto, si tratta solo di mettere sugli scaffali i prodotti che i consumatori stanno cercando.
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