Emergency sostiene il terrorismo. Saviano e il suo libro “Gomorra” aiutano la mafia. La strategia di abbattere tutti i “miti” prosegue. Perché gli eroi sono scomodi: catalizzano l’attenzione e uniscono le persone, in una fase in cui invece al potere serve incentivare la frammentazione, lo sconforto e – ebbene sì – anche la paura.
Le affermazioni di Berlusconi contro Saviano e le parole di frattini contro Gino Strada sono talmente sconcertanti che stordiscono. E il loro scopo è proprio quello: lasciare a bocca aperta, sconvolgere. Istillare un minimo dubbio: che la realtà non sia quella che vediamo. Qual è la realtà? Politici a caccia di escort o macchinazioni contro di loro? Tangenti alla protezione civile o eroi macchiati da campagne-calunnia? Medici volontari nei paesi di guerra o sostenitori del terrorismo? Non ha importanza quale sia la risposta. Anzi, l’importante è che non ci sia una risposta. Il dubbio è quello che occorre. Incertezza, diffidenza, paura: ingredienti preziosi per mantenere il controllo e approfittarne per ridurre di un altro po’ la libertà individuale. Sì, perché da sempre libertà e sicurezza sono nemiche: volete essere più sicuri? Accettate di essere un po’ meno liberi. In via Padova a Milano dopo una rissa ci scappa il morto? Coprifuoco dopo le 19 per tutti i negozi. I reati a causa di immigrati sono in aumento? Respingiamo i profughi nei loro paesi (e lasciamoli morire nei centri di detenzione in Libia).
E quando la sicurezza pubblica non è abbastanza in discussione, basta alimentare il fuoco con qualche titolo importante sui quotidiani che segono il potere: stupri, omicidi, rom, clandestini, paura. Sarebbe interessante affiancare l’evoluzione dei tag cloud dei principali quotidiani in corrispondenza con lo svolgersi della storia politica di una nazione. Lo sconcerto e il dubbio si alimentano anche alternando notizie politiche a notizie di gossip: il premier è stato fotografato con una escort, l’attore x si è lasciato con la fidanzata, intercettazioni telefoniche tra imprenditori e mafiosi, foto di calciatori e ballerine di lap-dance. Mettere sullo stesso piano notizie così diverse serve a riportare tutto sul piano del gossip: il telegiornale non è diverso dal reality show. Ascoltare le notizie o i pettegolezzi della star di turno ha ormai assunto lo stesso valore, e tutto si misura in audience (pubblicitaria). Il prossimo scoop? Topolino è un terrorista. Che ci crediate o no non ha alcuna importanza. L’importante è alimentare le notizie sconcertanti, così quando vi diranno che io sono un terrorista ormai la cosa non farà più alcuna notizia.